domenica 17 febbraio 2013

sadness

Non dovrei essere triste.
Ieri sera ho passato una bellissima serata, con A. e la sua dolcissima bimba, che a un certo punto mi guarda e mi dice "sei bellissima Zia Pam"... e con A. che sosteneva che il padrone del pub mi guardasse un po troppo spesso, tanto che ha deciso di farlo notare al ragazzo che frequenta lei (di cui vi parlerò a tempo debito) che è amico di suddetto proprietario (da notare che questo è un ragazzo veramente veramente carinissimo. e più giovane di me.)
E oggi ho visto Jo e la sua pacciocchissima bimbetta, che credevo non avrei mai visto nella mia vita, e che invece ha anche preso sonno tra le mie braccia. e fa un rumore con il ciuccio che ciao, fa troppo ridere.
E sono viva, sana e non mi manca niente nella vita.

Eppure, mi viene da piangere.
Ed è colpa delle parole che mi ha detto oggi mia mamma "alla fine, hai visto dove sei arrivata, no? sei tornata qui."
una coltellata.
mi sento un fallimento.
metteteci anche che giovedì andrò a fare un esame che non passerò sicuramente, e non perchè sono pessimista, o non ci credo, o ho mollato. perchè sono realista, e nonostante abbia studiato tutto il programma, mi servirebbe un altro mese per ripetere e memorizzare tutti i dettagli. perchè è così che si passa, sapendo anche il numero delle pagine.

E tra meno di un mese, sono 28. e mi sembra di non aver vissuto per niente.

13 commenti:

  1. è venuto anche a me il magone prima del mio compleanno...penso sia normale sapendo che il tempo passa e ci si ritrova sempre troppo poco tra le mani, ma passerà, tranquilla! ;)

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    1. ma credo che il compleanno sia l'ultima cosa...un anno fa cominciavo a lavorare, e credevo che avrei fatto grandi progressi. invece, sono ancora qui: zitella, arenata con l'università, a vivere con i miei.
      l'unica cosa che è cambiata, è il mio conto in banca...che cmq non mi permette di essere felice.

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  2. é quello intorno a te che ti fa sentire così, perchè diciamocelo, ci sentiamo tutti un po così. quelli della nostra generazione, a cavallo dei trenta. forse perchè i nostri genitori a 30 anni erano già arrivati, un lavoro, un compagno, dei figli e noi a 30 ci sentiamo dispersi in questa crisi che non copisce solo lavoro e professione ma ricade su tutto. C'è crisi nei rapporti, anche di amicizia. come se anche l'affetto fosse a tempo determinato. e l'amore? come si possono fare progetti di vita con un'altra persona se non sai come arrivare alla fine del mese, se non sai nemmeno se avrai uno stipendio il prossimo mese.e così viviamo in questo purgatorio fra una generazione cresciuta nel boom economico, quella dei nostri genitori, e una generazione di ragazzi la cui massima asirazione è andare in tv. ed essere tristi è normale, sano, addirittura giusto. perchè se cadi nell'indifferenza, se smetti di indignarti per ciò che sta accadendo, allora si che è la fine.
    sii triste ma non smettere di credere ad un futuro migliore.
    :-D

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    1. per fortuna, ho una migliore amica che non mi abbandonerà mai...
      dai, un paio di giorni e mi passa...devo solo andare a farmi bocciare all'esame, accettarlo, rimettermi sui libri e lavorare con il sorriso.
      e prima o poi, la casetta tutta mia, l'amore e la laurea arriveranno.

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  3. Mi sono unita da poco ai tuoi lettori...Ma nelle tue parole ho letto un pò d'amarezza...E ti sono vicina...E' capitato anche a me un periodo di sconforto nel fare un bilancio della mia vita...Gli ultimi anni diciamo che non sono stati rose e fiori...Ed ora stò vivendo un bruttissimo momento in Amore...Stringo i denti e cerco d'andare avanti...Se vuoi passare a dare un'occhiata al mio blog puoi trovarmi a http://dovebatteilcuore.blogspot.it

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    1. Benvenuta!!
      Mi dispiace per quello che stai passando...

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  4. lo dici agli altri, e ti rispondono che 28 anni sono pochi, che non bisogna avere fretta, che c'è ancora tanto tempo, ma che c'è tempo per tutti e tutto...
    io ti dico che, guardandomi indietro i passi avanti ci sono stati, ne porto i segni: medaglie vittoriose, ma anche dolenti cicatrici, quello che conta più di tutto è non lasciarsi travolgere dall'indolenza e dal fallimento, scegli la vita e la via!

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    1. veramente ormai mi dicono che 28 sono più che sufficienti per essere una fallita.
      perfino mia nonna di 94 anni oggi mi ha detto "beh. credevo ne facessi 26, si sei vecchia".
      io non mi abbatto, è che sono più consapevole che dovrò fare da sola, senza l'aiuto di nessuno...

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  5. Ci credi se ti dico che mi sento esattamente come t? tra pochi giorni saranno 27 e mi ritrovo ferma al punto dell'anno scorso. In questi giorni però ho deciso di smetterla di rattristirmi e aspettare che il cambiamento venga da se... magari funziona... Poi quel che ti ha detto tua madre... è andata male stavolta ma capita, aspetta e prendila come uno stimolo per rialzarti

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    1. ti credo.
      però devi un attimo aiutarli i cambiamenti...
      per mia mamma, guarda, mi ferisce di più aver capito che non mi aiuterà mai, e non starà mai dalla mia parte, che le parole. perchè non è vero che se fossi laureata le cose sarebbero diverse.

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  6. andrà bene, vedrai (e non parlo solo dell'esame). Ti leggo da un bel po' e l'immagine che mi sono fatta di te è di una con le palle, una tosta. Mica mi sono sbagliata, no? ;-)

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    1. no, Bri, l'esame non andrà bene, ma continuerò a studiare fino a giugno...e credo tu possa capire cosa vuol dire sapere di aver studiato, ma non abbastanza!

      io le palle ce le ho, è che delle volte me le schiacciano, e mi ci vuole un pochino prima che riescano a riprendere la loro forma originale...

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