martedì 21 giugno 2011

carrie docet

Non smettere di pensare a lui neanche per un momento perché è proprio in quel momento che lui apparirà.

ecco, sono stata abbastanza brava in questi anni, a parte quella sera del mio compleanno che si insomma, di tutta quella gente, proprio su di lui dovevo andare a sbattere.
oddio, se penso a quella notte, mi ricordo solo che era marzo, un freddo becco, e io talmente ubriaca che volevo stare in vestitino all'americana senza cappotto. ovviamente in stivali senza calze. e coroncina in testa, of course.

e che per riprendermi mi hanno fatto fumare un pacchetto di sigarette seduta davanti a casa, mentre ripetevo senza sosta
"oddio, era proprio lui!!!!"
"e me lo sono fatto di nuovo!"
"ecco, ho fatto una cazzata, domani non mi chiamerà mai"
"però, a me mi piace tanto, è proprio il mio ideale"
"che ce l'abbia ancora la morosa??"
"domani lo chiamo io"
"almeno gli mando un messaggio".
"tanto tra un pò comincia l'estate"

insomma, il giorno dopo, sono andata a comprare un paio di scarpette da punta, e lui mi ha mandato un messaggio insulso.

beh, dicevo, che in questi anni, mi sono fatta la mia vita, altri uomini, ma lui, è sempre stato il mio terrore, il mio Stronzo.

l'ansia di uscire e beccarlo nei locali, l'ansia di andare in spiaggia e vederlo, l'ansia di trovarmi di fronte quella che era la sua ragazza "ufficiale"




insomma, io l'ho visto.
e sono riuscita a riconoscerlo fermo ad un semaforo, sopra un monster, con casco e occhiali da sole. l'ho riconosciuto dal broncio.

e sono riuscita a riconoscerlo in corsa, sopra l'harley, attaccata a Ken...

penso sarà un estate calda come l'inferno.

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